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mercoledì 19 settembre 2012

CGIL-CISL-UIL EMILIA ROMAGNA SI OPPONGONO A UN RIACCENTRAMENTO DELLA VIGILANZA SUL LAVORO IN CAPO ALLO STATO

Finalmente escono allo scoperto coloro che non vogliono in Italia una vigilanza sul lavoro seria e uniforme in tutte le regioni.
Il giorno 17 settembre la Commissione Parlamentare d'inchiesta sugli infortuni sul lavoro ha svolto un'audizione dei soggetti istituzionali e sociali dell'Emilia Romagna.Il sito nazionale della CGIL ha pubblicato il Documento che CGIL, CISL e UIL Emilia Romagna hanno consegnato alla Presidenza della Commissione.
Leggendo lo stesso, appare il seguente passaggio:
"Un completo riaccentramento in capo ad organi statali (DTL) delle competenze sulla vigilanza, ipotizzato da questa Commissione per far fronte alle inefficienze operative di taluni Regioni, altererebbe irrimediabilmente quel legame tra prevenzione e vigilanza incardinato nelle ASL."
Quindi si accetta l'attuale sistema che ha portato solo confusione di ruoli, si chiudono gli occhi sui paurosi squilibri tra regione e regione in materia, si dà il colpo di grazia definitivo al Ministero del Lavoro, opponendosi al recupero, da parte sua, di decisive competenze, in controtendenza alla spoliazione, pressochè conclusa, che lo sta interessando negli ultimi anni, con prevedibili esuberi.
E intanto sui luoghi di lavoro si continua a morire.

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